A FREE MAN: THE LIFE OF ERNO FISCH

Egy szabad ember - Fisch Ernõ élete

Ungheria, Francia | 1998 | 107 min | col.

La vita di un uomo raccontata da lui stesso. Erno Fisch ha più di 90 anni, è un anziano sopravvissuto allo sterminio degli ebrei nel villaggio di Sziget, che Judit Elek ha filmato diverse volte nel suo percorso registico. Il suo racconto, che si snoda attraverso una serie di interviste fatte nel corso del tempo, è lucido e preciso. Le sue parole narrano la vita della comunità ebraica nel piccolo paese ungherese, ma anche la sua esperienza a Vienna, dove alloggerà nella casa della nipote di Franz Schubert. Le parole scorrono mentre, gradualmente, si fa strada la consapevolezza del Novecento come secolo della guerra, della lotta, dei massacri. Erno Fisch si salva dal rastrellamento rifugiandosi nei boschi. La sua è l’unica voce sopravvissuta. Una voce che si riflette in immagini d’archivio che, in tremolante bianco e nero, mostrano i corpi e i volti di uomini, donne e bambini della comunità ebraica: ultima traccia di esistenze spazzate via dalla barbarie (d.d.)

The event is finished.

Ora locale

  • Fuso orario: America/New_York
  • Data: 08 Nov 2024
  • Ora: 9:00

Sala

Cinema La Compagnia
Cinema La Compagnia - Via Camillo Cavour, 50/R, 50121 Firenze
Judit Elek

Regista

Judit Elek

Judit Elek (nata il 10 novembre 1937) è una regista e sceneggiatrice ungherese. Ha diretto 16 film. Da bambina, Judit è sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale prima trovando rifugio in una casa in via Pozsonyi, a Budapest, e poi nel ghetto nel quale rimane dal novembre 1944 al gennaio 1945. Dal 1956 al 1961 studia all'Università di Arti Teatrali e Cinematografiche di Budapest, nella classe del regista Félix Máriássy. Tra i suoi compagni di corso figurano Pál Gábor, Imre Gyöngyössy, Zoltán Huszárik, Ferenc Kardos, Zsolt Kézdi-Kovács, János Rózsa, Éva Singer e István Szabó. In questo periodo è tra i fondatori del Balázs Béla Studio, un laboratorio di cinema sperimentale. Con una forte vocazione al documentario e al cinema di poesia, nel 1968 Judit Elek realizza il suo primo lungometraggio, Sziget a szárazföldön (La signora di Costantinopoli). A partire dagli anni Ottanta realizza film storici, come Il processo di Martinovics e i giacobini ungheresi (1980). Negli anni Novanta ha girato alcuni film sull’ebraismo, come Tutajosok (Memorie di un fiume, 1990) e To speak the Unspeakable: The Message of Elie Wiesel (1996).

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