A COMMONPLACE STORY

Egyszerű történet

Ungheria | 1975 | 100 min | bn | copia restaurata

I personaggi di The Hungarian Village tornano in questo film: ritroviamo le giovani operaie e le contadine del villaggio, gli adulti e i giovani. Ci sono anche Marika e sua madre, i loro racconti, le loro vite determinate da antiche usanze, da sguardi esterni. La loro vergogna e la loro determinazione. Judit Elek ritorna nei luoghi del suo film precedente, riprendendo e rimontando interviste, incontri, immagini della vita quotidiana. Osservando con la sua macchina da presa sempre mobile e attentissima alle impercettibili variazioni degli sguardi, ai tentennamenti, alle parole sussurrate, a quelle pronunciate guardando verso l’obiettivo. Il film dialoga con l’opera precedente, ma è esso stesso un incontro e un dialogo; un dialogo intenso tra chi filma e chi è filmato, in cui l’osservazione del reale è il punto di partenza per uno sguardo che non smette di essere poetico, di esplorare l’intimità delle persone attraverso il mondo visibile che le circonda. (d.d.)

The event is finished.

Ora locale

  • Fuso orario: America/New_York
  • Data: 06 Nov 2024
  • Ora: 12:30

Sala

Cinema Astra
Cinema Astra - Piazza Cesare Beccaria, 9 50121 Firenze (FI)
Judit Elek

Regista

Judit Elek

Judit Elek (nata il 10 novembre 1937) è una regista e sceneggiatrice ungherese. Ha diretto 16 film. Da bambina, Judit è sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale prima trovando rifugio in una casa in via Pozsonyi, a Budapest, e poi nel ghetto nel quale rimane dal novembre 1944 al gennaio 1945. Dal 1956 al 1961 studia all'Università di Arti Teatrali e Cinematografiche di Budapest, nella classe del regista Félix Máriássy. Tra i suoi compagni di corso figurano Pál Gábor, Imre Gyöngyössy, Zoltán Huszárik, Ferenc Kardos, Zsolt Kézdi-Kovács, János Rózsa, Éva Singer e István Szabó. In questo periodo è tra i fondatori del Balázs Béla Studio, un laboratorio di cinema sperimentale. Con una forte vocazione al documentario e al cinema di poesia, nel 1968 Judit Elek realizza il suo primo lungometraggio, Sziget a szárazföldön (La signora di Costantinopoli). A partire dagli anni Ottanta realizza film storici, come Il processo di Martinovics e i giacobini ungheresi (1980). Negli anni Novanta ha girato alcuni film sull’ebraismo, come Tutajosok (Memorie di un fiume, 1990) e To speak the Unspeakable: The Message of Elie Wiesel (1996).

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